distanza dalla Casetta de Calanchi: 30 minuti d’auto

Montecalvello deve la sua fama al castello che domina sul Borgo, la cui prima edificazione risale al re longobardo Desiderio ed é, quindi, collocabile tra il 774 e il 776.

Le prime notizie ufficiali su questo piccolo borgo della Tuscia risalgono alla prima metà del Duecento, quando Alessandro Calvelli possedeva del feudo cui ilderiva il nome del paese.

Molte altre famiglie nobili fecero del borgo di Montecalvello una loro residenza, tra i quali i Monaldeschi di Montecalvello, il marchese Marcello Raimondi nel 1644, e Donna Olimpia Maidalchini in Pamphili.

Nei primi decenni del secolo scorso la proprietà passa alla Sig.na Beatrice Mariani, che rivendette il borgo nel 1970 pittore contemporaneo Balthasar Klossowski de Ròla, meglio noto come Balthus.

Quest’ultimo, infine, ha lasciato il borgo in eredità al figlio.

Cosa vedere a Montecalvello

Il borgo sorge nel cuore della Teverina Viterbese, ovvero la parte della Valle del Tevere che delimita per alcune decine di chilometri il confine tra Lazio e Umbria offerndo un paesaggio che alterna dolci pendii agli aspri calanchi..

La visita a Montecalvello consente un viaggio nel tempo che parte dall’antico castello che si incontra varcata la porta d’accesso al Borgo nel quale tutto ciò che è moderno é stato messo al bando permettendo, al visitatore, la immagine quasi perfetta di un villaggio del XVI secolo pervenutoci praticamente intatto .

Grazie al suo fascino, infatti, Montecalvello e il suo maniero sono stati scenario di numerosi set cinematografici quali: nel 2010 la serie televisiva Rai Preferisco il Paradiso dedicata alla vita di San Filippo Neri, nel 2015 il film di Matteo Garrone Il racconto dei racconti, più recentemente nel 2019 per Netflix la Luna Nera e nel 2020 la serie televisiva targata Rai dedicata a Leonardo da Vinci.

Il castello di Montecalvello

Il castello che svetta a Montecalvello é chiamato anche Catello di Balthus, controverso pittore noto per le sue rappresentazioni delle storie del mondo come palcoscenico in cui il sogno si intreccia alla vita quotidiana. Balthus fu tra i più originali ed enigmatici maestri del Novecento ed ebbe il privilegio di vedere esposte le sue opere al Louvre di Parigi.

Nell’ultimo piano del castello si trovano ancora i colori, le terre, l’olio di lino e i pennelli lasciati lì proprio da Balthus.

Attualmente il maniero è di proprietà privata, ma la corte e parte delle costruzioni interne sono liberamente visitabili. La corte presenta, nel suo cuore, una fontana rotonda e l’intera ambientazione fa sentire in visitatore immerso nelle antiche atmosfere medievali.

La visita del castello é possibile solo per gruppi e prevede l’accompagnamento di una guida, ed offre ai visitatori una magica atmosfera esoterica esaltata dall’antico mobilio.

La chiesa di Santa Maria Assunta

All’ingresso di questo piccolissimo borgo, dopo aver oltrepassato l’arco e attraversato suggestivo vicolo si giunge alla chiesa di Santa Maria Assunta.

L’edificio presenta una facciata semplice ma particolare. L’interno, completamente intonacato di bianco. é a navata singola con due cappelle laterali, di esse spicca la Cappella del Crocefisso decorata da pregevoli affreschi. Degne di nota sono anche l‘abside , la fonte battesimale e le diverse nicchie con oggetti e arredi sacri.

La chiesa di San Rocco

Poco distante dal borgo è possibile visitare la piccola chiesa rurale di San Rocco, una delle prime in Europa dedicate al santo la cui protezione veniva invocata, in aprticolare, contro la peste.

All’interno domina la statua di San Rocco, portata in processione in occasione della festa patronale del 16 agosto, e vari affreschi di particolare interesse che rappresentano la Madonna della Melagrana con il Bambino, Santa Caterina, Sant’Egidio e Santa Rosa da Viterbo.

Presenti anche vari di graffiti tracciati dai pellegrini che attraversavano il borgo per recarsi a Roma. Uno di questi, in particolare, fa riferimento alla battaglia con la quale, nel 1528, i Monaldeschi di Montecalvello difesero il centro dall’assalto dei gatteschi Ottaviano Spiriti, Marzio Colonna e Pirro Baglioni, signore di Castel Piero i quali, come si legge, lasciarono sul campo “circa 15 morti delli loro”.

Dove si trova e come arrivarci

Ti suggeriamo di cliccare sul link “Visualizza la mappa più grande” qui di seguito, ti verrà aperta una nuova finestra del browser (se non si abre clicca su “Mostra”) dalla quale potrai attivare la funzione “indicazioni” di Google Map che ti fornirà le indicazioni stradali.