distanza dalla Casetta de’ Calanchi: 25 minuti in auto

Storia

Orvieto ha origini etrusche: i primi insediamenti risalgono al IX secolo a.C. ed erano confinati nell’area delle grotte tufacee ricavate nella collina su cui sorge la città. La città raggiunse il suo massimo splendore economico e artistico tra il VI e il IV secolo a.C. Dal 263 a.C. i Romani si impadronirono della città, ribattezzandola con in nome di Urbs Vetus da cui deriva il nome attuale di Orvieto.

Dopo la caduta dell’Impero Romano fu conquistata dai Goti, dai Bizantini e dai Longobardi e, quindi, inclusa nel Ducato di Spoleto. Intorno all’anno Mille conobbe un nuovo sviluppo urbanistico, economico e sociale divenendo libero Comune riconosciuto nel 1157 da Papa Adriano VI . Nel XII secolo, dopo la vittoria nelle battaglie contro Siena, Viterbo, Perugia e Todi e, a seguito della alleanza con Firenze, Orvieto estese i propri confini includendo vaste aree della Toscana e del Lazio.

La potenza e la ricchezza di Orvieto medievale culminarono nel XIII e XIV secolo, come testimoniano gli splendidi edifici ornano ancora oggi la città. Dopo un periodo di lotte civili e religiose tra le famiglie patrizie, nel 1354 il cardinale Albornoz riprese il controllo della città che, nel 1449, entrò definitivamente a far parte dello Stato della Chiesa per restarvi fino al 1860 con la nascita del Regno d’Italia.

Arte Cultura Ambiente

Il patrimonio artistico e culturale di Ovietro é tra i più ricchi dell’Umbria.

Il Duomo con la sua sua imponente facciata gotica, ricca di mosaici e bassorilievi, domina l’intero borgo e costituise una delle più stupende realizzazioni architettoniche del territorio. Di autore ignoto, il progetto originale risale al 1310 la realizzazione passò nelle mani di Lorenzo Maitani che ne devinì la struttura in maniera decisiva. All’interno, tra le varie opere custodite si può ammirare anche uno dei capolavori della pittura italiana: il ciclo di affreschi raffigurante temi legati al Giudizio Universale di Luca Signorelli, che successe al Beato Angelico, tra il 1499 e il 1504.

Altri rilevante edifici storici di Orvieto sono:

  • la chiesa di San Giovenale, costruita nel 1004 e ampliata nel XIV secolo, adornata con affreschi di scuola orvietana,
  • la chiesa di San Giovanni, risalente nel 916 fu realizzata sui resti del teatro di Costantino e presenta facciata databile al 1500,
  • la chiesa di Sant’Andrea, risalente al VI secolo ma completata nel Trecento,
  • la chiesa di San Lorenzo de’ Arari,
  • la chiesa di San Francesco (XIII secolo)
  • la chiesa di San Domenico (XIII secolo), che conserva il monumento funebre al Cardinal de Braye di Arnolfo di Cambio.

Altri gli edifici pubblici rappresentativi sono:

  • palazzo Comunale (1216-1219),
  • palazzo del Popolo (XIII secolo), costruzione romanico-gotica
  • palazzo dei Sette (1292).
  • la torre del Moro del XIII secolo,
  • la torre medioevale di Maurizio con l’originale orologio-statua in cima all’edificio.
  • Palazzo Faina che ospita il museo civico e la collezione della famiglia, mentre i vicini palazzi papali ospitano la parte più consistente del M.O.D.O. (Museo dell’Opera del Duomo) e il Museo Emilio Greco.
  • il teatro Comunale intitolato a Luigi Mancinelli (1844)

Particolarmente affascinate é la visita al pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria (1527-1537) di Antonio da Sangallo il Giovane, realizzato per rifornire di acqua la città.

Profondo 62 metri è formato da due scale elicoidali indipendenti che permettevano di scendere in fondo per prendere acqua senza incontrare chi risaliva, oggi è sede museale.

Inssieme al pozzo, Papa Clemente VII fece realizzare a partire da una preesistente struttura etrusca etrusca, il pozzo della Cava, inglobato in un complesso di nove grotte dove avvennero imporanti di ritrovamenti di oggetti etruschi, medioevali e rinascimentali.

Sotto la città si cela la suggestiva Orvieto sotterranea, dove un incredibile numero di cavità artificiali hanno dato vita ad un intricato labirinto di cunicoli, gallerie, cisterne, pozzi, cave e cantine. La Orvieto sotterranea é, oggi, parzialmente percorribile attraverso una visita guidata.

Appena fuori dalle mura é sita la necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo (IV-V secolo a.C.) con tombe a camera costruite con blocchi di tufo e caratterizzate dal nome del capostipite inciso sull’architrave. La necropoli è raggiungibile a piedi dal centro storico, lungo un suggestivo percorso nel parco archeologico della rupe.

Dove si trova e come arrivarci

Ti suggeriamo di cliccare sul link “Visualizza la mappa più grande” qui di seguito, ti verrà aperta una nuova finestra del browser (se non si abre clicca su “Mostra”) dalla quale potrai attivare la funzione “indicazioni” di Google Map che ti fornirà le indicazioni stradali.